Tuesday, August 15, 2006

Agosto 15 - Leh

Siamo tornati a Leh e per un pò stiamo qui. Ezio ed Emilia sono partiti. Adesso si è ammalato pure Mauro! Per me è proprio influenza! Comunque passiamo 5 giorni fermi a Leh , un pò per riprenderci, un pò perchè non siamo proprio in forma e poi possiamo fare i monasteri più vicini. Passeggiare per i vicoli di Leh è comunque incantevole e ad ogni angolo si può scoprire qualcosa. Molto bella la passeggiata fino al Samkar Gonpa, silenzioso e tranquillo.
Prendiamo un mini-bus per andare a Thiksey ed è la solita avventura indiana! Partiamo dal bus stand e già a Choglmansar siamo stracarichi! Arriviamo al villaggio e saliamo al gonpa che è affollatissimo di turisti (quasi tutti italiani!) E' davvero molto bello e io faccio la foto di rito con il "Buddone" alto 15 metri. Decidiamo poi di tornare verso Shey a piedi e scendiamo lungo la collina dietro il monastero. Sono circa due chilometri sulla strada (con un sole che spacca le pietre). Arriviamo a Shey ma il monastero è chiuso.....Ci riposiamo all'ombra di alcuni alberi davanti ad antichi bassorilievi con un gruppo di bimbetti che reclamano "one photo". Ci rimettiamo sulla strada ed aspettiamo il mini-bus per tornare a Leh. La visita a Stok non mi ha entusiasmato invece. Spituk invece mi è piaciuto molto. Sia il monastero sia l'atmosfera che si è creata quel giorno. Quando siamo arrivati infatti un monaco ha suonato all'interno di una conchiglia e.....puja! Siamo entrati e subito ci hanno offerto il te e i monaci alla spicciolata entravano e si sedevano ed hanno iniziato a recitare i loro mantra. Alcune volte sembrava andassero tutti a tempo, altre volte ognuno per conto suo. Incredibile! Emozionante! Un cagnolone nero è entrato un paio di volte e i monaci non dicevano niente: scodinzolando andava a chiedere coccole e loro scherzosamente lo scacciavano.
Il 15 d'agosto è la festa dell'indipendenza indiana. Certo a Leh non viene festeggiata come nel resto dell'India mi immagino, ma comunque hanno fatto festa. Dopo colazione siamo andati al campo di Polo che era già gremito e le esibizioni erano già iniziate. Io pensavo che facessero anche una partita dopo ma non c'è stato niente.
Altri due giorni li abbiamo passati andando verso nord, Rizong-Lamayuru-Alchi (e io ho ricominciato a stare male....). Dovevamo trovare qualcuno con cui dividere la macchina ma siamo rimasti fregati da quei simpaticoni dell'agenzia: abbiamo pagato la camera la mattina presto e ci siamo messi ad aspettare il taxi. Dopo un ora non era ancora arrivato e così siamo andati a piedi fino in centro! Ero incazzata nera! Alla fine ovviamente decidiamo di andare da soli con un taxi. Passiamo Nimmu e la confluenza dello Zanskar nell'Indo (spettacolare) e a metà mattina arriviamo a Rizong. Bello e solitario il monastero, situtato in una bella valle laterale. Facciamo una sosta per il pranzo non mi ricordo in quale villaggio e chi incontriamo? Stefano, il collega di Mauro con i suoi amici e sua moglie! Facciamo due chiacchere insieme e poi si riparte. Arriviamo a Lamayuru a metà pomeriggio. Troviamo una guest house carina ma un pò cara e ci sistemiamo. Usciamo subito per la visita al gonpa ed al villaggio. La cena in realtà è stata interessante: all'aperto , a guardare le stelle e tutto molto buono. Poi però alla notte sono stata male.......ancora. La mattina faccio a mala pena colazione con due biscottini e poi ripartiamo. Arriviamo al Alchi che sono distrutta e non mi godo per niente la visita di un posto comunque bellissimo. Nel primo pomeriggio siamo comunque di ritorno a Leh e per fortuna all'Oriental c'è una camera da 350 Rs. Mi infilo subito a letto: ho 39 di febbre. I giorni successivi li passo a letto, con paracetamolo e dissenten e piano piano mi rimetto in forze per affrontare il grande viaggio.....il rientro a Delhi via Tso Moriri-Manali.

2 comments:

Silvia Merialdo said...

Che belli Tiskey, Lamayuru e Alchi, peccato che stavi male!
Io ero nelle tue stesse condizioni, ma solo quando sono rientrata a Delhi, in Ladakh ho resisito!

Serena said...

E' la mia solita sfortuna! Ma ormai ci sono abituata quando viaggio. Però in questo caso credo proprio fosse una specie di virus che avevo preso già prima di partire.