Friday, August 25, 2006

Agosto 25 - Leh to Manali: Keylong

Sveglia all'alba: piano piano la luce ha iniziato a rischiarare il cielo e poi...qualcuno ha acceso il mondo! INCREDIBILE! Devo andare in bagno anche questa mattina, prendo (speriamo) l'ultima compressa. Fa freddo, l'acqua è ghiacciata e io e Mauro ce la ridiamo a crepapelle! Ci mettiamo un pò a farci fare il conto ma alla fine partiamo. Rifacciamo la strada al contrario lungo il lago e poi nei prati tra le marmotte, passiamo lo Tso Kiagar e finalmente (si fa per dire) siamo sulla strada. Stamattina dietro ci sono io. In effetti però sulla strada ci stiamo poco e usciamo quasi subito per una nuova pista. Saliamo e poi ci troviamo su una specie di pianoro dove c'è acqua ovunque con delle concrezioni bianche. E' Puga Valley, con le sorgenti di acqua calda. Passiamo attraverso accampamenti di nomadi allevatori con le loro tende, gli animali, i bimbi nudi. Alla fine, verso le 10, vediamo il lontananza lo Tso Kar. Ci fermiamo per sgranchirci e ci avventuriamo lungo le sponde, ma presto scopriamo che è una specie di territorio paludoso e si affonda un pò ovunque (siamo quasi tutti con sandali e ciabatte). Raggiungiamo il primo villaggio sulle sponde del lago con un tea stall sotto la tenda di un paracadute e tutti prendiamo Maggi Noodles. Buoni! Sotto un cielo azzurrissimo e luminosissimo salutiamo la signora con in braccio il suo bimbo pacioccone e la nonna tutta sdentata e ripartiamo. C'è ancora un pò di strada (rischiamo di perderci nel nulla) ma ritorniamo nella valle dell'Indo poco prima della piana di Moray. La strada però è distrutta e per fare 5 km ci rendiamo conto di aver impiegato un ora! Alla fine abbandoniamo "il manto stradale" per la pista che vediamo correre in mezzo alla piana trafficatissima di camion. All'improvviso davanti ai nostri occhi si aprono delle gole maestose... ancora senza parole. Iniziamo a scendere un pò. Poco dopo sotto di noi vediamo Pang. Primo problema sulla strada: tra le gole una jeep è rimasta incastrata in un guado e un camion per cercare di passarla si è incastrato pure lui (o viceversa).


Fila da una parte e dall'altra, con un casino di indiani appollaiati sui sassi (ai quali prontamente si aggiunge il mio Ciccio). Per fortuna dopo 5 minuti riusciamo ad infilarci al volo in un varco. Verso le 15 raggiungiamo Sarchu, solito posto di blocco, tanti camion, qualche tende, moto, indiani e turisti. Sosta chapati + dal + chai in un tea stall e si riparte per Keylong: tutti decisi a passare la notte in un letto e non sotto una tenda. Unico problema: ce la faremo prima di notte? Ormai passi che mi spaventano non ce n'è più e così continuiamo imperterriti e anche un pò cotti. Ormai al tramonto arriviamo a Darcha. Ovviamente ormai abbiamo capito che arriveremo con il buio a Keylong, anche se non sappiamo quando (e non lo sa neanche il nostro autista). Passiamo Jispa (mega resort nuovissimo). A un certo punto i fari illuminano un gruppo di pecore: il pastore le fa spostare, poi ce n'è un'altro pò, e ancora....alla fine siamo inghiottiti dalle pecore! Un oceano di pecore! Non finiscono più! Poi emergiamo e si prosegue. Alleluja! Un cippo sulla strada che dice "Keylong 6 km". All'inizio del villaggio iniziamo a chiedere per un albergo: tutto pieno! Per fortuna però troviamo all'Hotel Dekind una camera "familiare". Non è male. Contrattiamo: 800 Rs in 5 persone. Ci sono due camere doppie e un materasso per Valerie nel salottino, bagno e acqua calda. Siamo talmente cotti che non ceniamo nemmeno. Solo i due danesi vanno giù al ristorante a rifocillarsi. Domani ultimo tratto: ormai siamo "solo" a 100 km da Manali. Staremo a vedere.....

1 comment:

Silvia Merialdo said...

Ho odiato e poi amato i camion di queste strade difficili di alta montagna!!!
Ho avuto una esperienza particolare con un camion... se hai voglia e tempo, l'ho descritta qui:
http://www.viaggiareliberi.it/autostop_himalaya_silvia.htm